Giovedì 2 ottobre apre all’ITC Teatro di San Lazzaro di Savena (via Rimembranze, 26, San Lazzaro di Savena - Bologna) “La Parola Immaginata”, undicesima edizione della rassegna di letteratura, teatro, musica e immagine curata dallo scrittore Stefano Tassinari. La rassegna è promossa dagli Assessorati alla Cultura del Comune di San Lazzaro di Savena e della Provincia di Bologna nell’ambito di Invito in Provincia, in collaborazione con laCompagnia del Teatro dell’Argine.
“La Parola Immaginata” propone una lettura scenica di testi letterari intrecciata ad un’interpretazione in chiave musicale e fotografica. La rassegna nasce dall’idea di arte come contaminazione tra le varie forme di espressione.Stefano Tassinari ospita in ogni appuntamento uno scrittore per ripercorrere insieme le storie, le curiosità che nascono da una sua opera. Segue poi una lettura scenica di alcuni brani, interpretati da un noto attore sulle note di importanti musicisti e con la proiezione continua di immagini di fotografi, che evocano il tema del libro.
Il primo appuntamento è giovedì 2 ottobre con Cristina Comencini che presenta “L’illusione del bene” (Feltrinelli Editore). Sesto romanzo della regista romana, L’illusione del bene – finalista al “Premio Strega” 2008 – è un libro sulla disillusione vissuta da un uomo che ha perso la propria identità politica (è un ex comunista) e personale (è un ex padre di famiglia, con un matrimonio fallito alle spalle). La difficile ricerca delle motivazioni di questi fallimenti fa da filo conduttore a un romanzo giocato su più piani, nel quale dalla riflessione si passa facilmente all’emozione e viceversa. A “sonorizzare” il testo della Comencini penseranno due musicisti di formazione classica, Guido Giannuzzi e Valentino Corvino (quest’ultimo più volte impegnato al fianco di altri autori, da Oliviero Beha a Marco Travaglio), mentre le immagini saranno curate dai fotoreporter Luciano Nadalini e Gilberto Veronesi. La voce narrante, infine, sarà quella di Marco Baliani.
Giovedì 9 ottobre “La Parola Immaginata” ospita “L’isola nuda” (Bollati Boringhieri) di Dunja Badnjević. Romanzo d’esordio della più importante traduttrice in italiano di opere letterarie scritte in serbo-croato, L’isola nuda è un testo intenso e doloroso, nel quale gli aspetti più tragici della storia della ex Jugoslavia s’intrecciano con una vicenda riguardante la famiglia dell’autrice e, in particolare, suo padre, protagonista della resistenza antinazista, ma anche vittima della repressione di Tito, in quanto rimasto fedele all’alleato sovietico dopo la rottura del 1948 tra lo stesso Tito e Stalin. L’isola nuda è la famosa Goli Otok, nella quale vennero deportati migliaia e migliaia di dissidenti, tra cui il padre di Dunja Badnjević, autore di un diario quotidiano che fa da traccia al romanzo. Gli interventi musicali, affidati a un quartetto guidato da Tommaso Leddi (compositore, chitarrista e violinista di uno dei grandi gruppi degli anni Settanta, gli “Stormy Six”) si fonderanno con le immagini di Luca Gavagna e Carlo Manzo, frutto di un soggiorno tra le crude atmosfere dell’isola nuda. A dar voce alle parole di Dunja Badnjević sarà Sabrina Impacciatore.
Giovedì 16 ottobre sarà Giovanni Maria Bellu ad animare il terzo appuntamento della “Parola Immaginata” con il suo “L’uomo che volle essere Peròn” (Bompiani). Juan Peròn o Giovanni Piras? Da tanti anni, e non solo in Sardegna, gira la voce che dietro le sembianze del dittatore giustizialista argentino si celasse, in realtà, un emigrato sardo di nome Giovanni Piras, misteriosamente scomparso prima della Grande Guerra e giunto nel Paese sudamericano nel 1909. Leggenda “rurale” o sconcertante verità? Lo scrittore e giornalista cagliaritano Giovanni Maria Bellu (inviato speciale del quotidiano La Repubblica e già autore di un libro molto coraggioso quale I fantasmi di Portopalo) parte da questa diceria e costruisce un’indagine coinvolgente e piena di coincidenze inquietanti, capace, nel contempo, di trasformarsi anche in una riflessione sui propri percorsi famigliari e generazionali, fino a sfociare in un finale sorprendente. Dalla Sardegna - e non a caso - provengono anche Mauro Palmas (straordinario musicista e virtuoso del mandoloncello, a capo di un quintetto d’archi e corde) e la fotografa Anna Marceddu. La voce narrante, invece, sarà quella di Fausto Paravidino.
Antonio Soler sarà il protagonista dell’ultima serata della “Parola Immaginata”. Giovedì 23 ottobre presenterà “Il cammino degli inglesi” (Marco Tropea Editore). L’omonimo film, diretto da Antonio Banderas, l’ha portato alla ribalta internazionale, ma Il Cammino degli Inglesi, romanzo dello scrittore andaluso Antonio Soler, aveva già ottenuto un grande successo di pubblico e di critica in molti paesi europei, a causa sia della storia in sé che di una scrittura particolarmente lirica.
Incentrato sull’educazione sentimentale e sui “sogni di gloria” di un gruppo di ragazzi degli anni Settanta, questo romanzo picaresco e stralunato racconta, innanzi tutto, la voglia di rompere con una quotidianità domestica grigia e senza sbocchi (così come lo era la Spagna degli ultimi anni del franchismo) e il passaggio tra un’età irripetibile e un’altra tutta da inventare. Le chitarre travolgenti di Roberto Formignani e Lorenzo Pieragnolidialogheranno con il pianoforte di Massimo Mantovani, con le immagini di Luca Gavagna e con la voce di Giovanni Moschella.
Tutti gli appuntamenti hanno inizio alle ore 21.15. Il costo del biglietto è di 5 euro. Una parte dell’incasso sarà devoluta ad Emergency.
Il programma della “Parola Immaginata” è disponibile on line all’indirizzo www.comune.sanlazzaro.bo.it.
Per informazioni e prenotazioni: biglietteria ITC Teatro, tel. 051-6270150, e-mail: info@itcteatro.it, web:www.itcteatro.it.